mercoledì 29 luglio 2015

Le Tombe dei Giganti sono in tutta la Sardegna


Ma chi ha detto a Roberto Giacobbo che le Tombe dei Giganti si trovano solo in Gallura?Chiunque sia Sardo o abbia visitato la Sardegna, sa che questa è un'inesattezza colossale.
Tombe dei Giganti, Nuraghe e Domus de Janas,  pozzi sacri, Dolmen e Menhir, sono disseminati in tutta l'area dell'isola e non basterebbe un anno per visitarli tutti! Anche per quanto riguarda lo scopo di quelle tombe, il programma Voyager andato in onda alcuni giorni fa, si è tenuto moto vago, scontentando sia gli esperti di archeologia, che i simpatizzanti di tesi misteriose.



Ecco a voi un articolo che vi farà conoscere le caratteristiche delle tombe dei giganti senza confondervi le idee...

Francesca Murgia










 Le Tombe dei Giganti, chiamate così per le loro dimensioni ciclopiche, sono un altro elemento caratteristico del megalitismo sardo. Generalmente, la parte frontale della loro struttura è delimitata da una sorta di semicerchio (esedra), quasi a simboleggiare le corna di un toro. Vista dall’alto la forma delle Tombe dei Giganti ricorda anche quella di un utero o di una partoriente. Questa interpretazione confermerebbe quanto, per i nuragici, la vita e la morte fossero strettamente legate e quanto il loro megalitismo fosse legato al culto della fecondazione.



Al centro dell’esedra, queste Tombe presentano una enorme stele granitica, nella parte bassa della quale c'è un'apertura, che porta alla parte forse più sacra ai nuragici: quella occupata dalle sepolture a corridoio, molte volte realizzate nella fase di passaggio tra il pre-nuragico e il nuragico. La loro struttura, quando priva di esedra (in questo caso sono chiamate alleè cuverte), ha una conformazione analoga ai tumuli delle Isole Britanniche, dove i sepolcri lineari sono molto frequenti. Come per i nuraghi  e per i pozzi sacri anche le Tombe dei Giganti sono state studiate in relazione al loro orientamento astronomico. Anche in questo caso, le sorprese mancano: le Tombe di Li Mezzani di Palau (OT) e di Coddu Vecchiu (OT) sono solo un esempio di come il popolo nuragico avesse un’elevata conoscenza dei cicli celesti. In queste due Tombe dei Giganti, infatti, nei giorni degli equinozi, la luce dell’alba entra perfettamente nel corridoio tombale, attraversando la piccola apertura della stele che domina l’esedra. Molte Tombe dei Giganti sono poi orientate verso la costellazione del Toro, precisamente verso la stella Aldebaran. È il caso delle Tombe di S’ena e Tomes di Dorgali (NU), di quella di Goronna a Paulilatino (OR) e di quella di Baddu Pirastru, a Thiesi (SS).
 Le Tombe dei Giganti sono delle costruzioni uniche al mondo per forma e dimensioni e sono disseminate in ogni zona dell’isola dei nuraghi. Per ora ne sono state contate circa 320, ma quasi certamente il territorio sardo ne nasconde gelosamente ancora tante altre.
Le Tombe dei giganti ospitavano sepolture collettive probabilmente senza nessuna distinzione di classe. È così possibile che venissero utilizzate come ossari che potevano contenere fino a 200 scheletri. 


fonte:  http://www.ciaosardinia.com/ita/sardegna/archeologia/tombe-dei-giganti