venerdì 4 marzo 2011

Camelot (clicca qui per leggere tutto)


La magia celtica alla corte di Re Artu'
L'epoca del Re Artu', corrispondente al V secolo della nostra era, coincise con il massimo splendore della saggezza e della magia celtica nelle isole britanniche.

I druidi, guidati dal grande Mago Merlino, e le druidesse Viviana e Maga Morgana, svolsero un ruolo fondamentale nella storia del regno di Camelot e nelle gesta dei cavalieri della fratellanza della Tavola Rotonda.

Gli invasori anglosassoni tentarono di distruggere la cultura spirituale ed esoterica dell'epoca arturiana, combattuta anche dai cristiani a
motivo della leggenda che voleva che i druidi fosseo in possesso del Sacro Graal e che lo utilizzassero per pratiche malefiche.

A partire dal XV secolo, la saga di Camelot venne ripresa da molti scrittori che ne misero in risalto gli aspetti cavallereschi e romantici, senza pero' dare troppa importanza agli elementi della magia e della stregoneria.

Ma le conoscenze esoteriche di Merlino e dei suoi discepoli continuarono a venire tramandate in segreto da maghi e occultisti, soprattutto nel Galles e nelle regioni dell'Inghilterra meridionale.

Poterono cosi' essere recuperate dai ricercatori e maestri della Rede Wicca, che ne fecero un elemento basilare della nuova magia luminosa.

Narra la saga arturiana che, una volta allontanati i pericoli che minacciavano Camelot, Merlino si riuni' a Viviana e si ritirarono insieme nella foresta di Brocelandia, dove da allora vivono in eterno dentro un cerchio magico che li rende invisibili.

Qui continuano a studiare e mettere in pratica i poteri della magia astrale e naturale della tradizione celtica, che trasmisero a due noti discepoli: il grande mago Talesio, padre e maestro di tutti i druidi, e la potentissima Morgana Le Fay, sorellastra di Artu'.

Ormai uomo maturo, Artu' sposo' una bellissima fanciulla di nome Ginevra, che divenne la regina di Camelot.

La fanciulla nutriva rispetto e ammirazione per il re, ma si innamoro' di un cavaliere, Lancillotto del Lago, figlio adottivo della Druidessa Viviana.

Anche il cavaliere amava la regina, ma l'assoluta lealta' per il re gli vietava di esprimere i suoi sentimenti.

Ginevra confesso' a Viviana il suo amore per Lancillotto, e la druidessa le dono' un filtro magico che avrebbero dovuto bere entrambi perche' la forza della loro passione abbattesse ogni ostacolo.

Il cavaliere e la regina bevvero il filtro e caddero l'uno nelle braccia dell'altra.

In seguito Artu' concesse il suo perdono a Lancillotto ma non sappiamo se in virtu' di un altro sortilegio della buona maga celtica

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