domenica 10 giugno 2012

Oopart: oggetti fuori posto...

La parola Oopart significa "oggetti o manufatti fuori posto"...Ma cosa vuol dire che un oggetto o un manufatto è "fuoriposto"??? Un oggetto fuori posto è di solito un reperto archeologico o paleontologico che storicamente e scientificamente, non dovrebbe trovarsi dov'è stato rinvenuto...ossia che nell'epoca nella quale viene datato non poteva esistere o non è possibile che si trovasse in quel determinato posto. Anacronistico insomma...
Questi oggetti impossibili, sono davvero tanti e archeologi, scienziati e storici, spesso si arrampicano sugli specchi per spiegarne l'origine, ma la verità è che gli oopart sono un mistero che non ha ancora trovato una spiegazione.

Ecco alcuni dei più famosi oopart rinvenuti nel corso degli anni.

Scultura di argilla di oltre 3.000 aa. fa. 
Questo reperto è stato battezzato'navicella di Toprakkale', località dove fu rinvenuta, in Turchia. E' lunga 22 cm e ha molta somiglianza con gli Shuttle, con tanto di ugelli di scarico posteriori ed ha anche un pilota seduto in cabina! Non ha testa,che è andata distrutta,ma porta chiramente una tuta,dei tubi di respirazione posti sulla zona pettorale e stivali ai piedi! E'conservato presso il Museo Archeologico Topkapi di Istambul, che non l'ha mia esposta per mancanza di 'dati identificativi.




I Jet d'oro Precolombiani risalenti al 1000 d.C.La conclusione degli studiosi è che non rappresenti alcun animale, in quanto le ali sono molto rigide e a delta. Il timone è di forma triangolare, a superficie piatta e rigidamente perpendicolare alle ali.A rendere più fitto il mistero, sulla parte laterale sinistra del timoneappare un'insegna, esattamente dove si pone nei velivoli odierni; l'insegna è ancora più "fuori posto" di tutto l'oggetto, in quanto si tratterebbe della lettera aramaica Beth o B: questo starebbe ad indicareche l'oggetto non è originario della Colombia, ma antecedente: forse appartenente a una qualche popolazione del Medio Oriente che conosceva il segreto del volo.


Le Lampade di Dendera
Nel tempio di Hathor a Dendera, su alcune pareti ci sono dei bassorilievi curiosi che sembrano mostrare dei sacerdoti egizi intenti a far funzionare una specie di tubo oblungo che oggi si direbbe una lampadina.
Nel 1879, quando lo scienziato inglese sir William Crookes costruì il suo "tubo di Crookes" (una lampada in grado di emettere raggi x) erano solo dieci anni che le foto di Dendera erano state pubblicate, e le similitudini fra i due disegni sono veramente sorprendenti... c'è chi maliziosamente dice che abbia "copiato" l'idea...





Ecco il notissimo "Astronauta di Kiev",così denominato da Peter Kolosimo per l'abbigliamento caratteristico dei cosmonauti o dei palombari. La statuetta è in oro, è dotata di un casco che ricopre interamente il capo,fino al collo,dove si osserva una sorta di 'giuntura';la 'tuta'parrebbe trapuntata, divisa alla vita da una fascia e alle mani indossa dei ...guanti. Viene attribuito alla cultura Sciita (gruppo di tribù nomadi di origine iranica stanziatisi, tra il II ed il I sec. a.C., nella Russia meridionale).




















LA PILA DI BAGHDAD


Nel 1938 l'archeologo australiano, dott. Wilhelm Konig, fece una scoperta che avrebbe alterato drasticamente tutti i concetti di scienza. Nei sotterranei di un museo rinvenne un vaso alto 15.5 centimetri, di argilla gialla, risalente a due millenni fa e contenente un cilindro di rame di 12 x 4 cm. La sommità del cilindro era saldata con una lega 60/40 di piombo-stagno paragonabile alle migliori saldature di oggi. Il fondo del cilindro era tappato con un disco di rame e sigillato con bitume o asfalto. Un altro strato di asfalto isolante sigillava la parte superiore e teneva anche a posto un'asta di ferro sospesa al centro del cilindro di rame. L'asta mostrava di essere stata corrotta dall'acido.

Con il suo background in meccanica il dottor Konig intuì che la configurazione non era dovuta ad un caso fortuito, ma che il vaso di argilla altro non era che un'antica pila elettrica.

Questa batteria, insieme alle altre trovate in Iraq, si trova nel museo di Bagdad e risale all'occupazione Parto Persiana (248 a.C. - 226 d.C.).

Di questa moneta, che in realtà sembra più una medaglia, si sa soltanto che è stata coniata intorno al 1680. Pur riportata da alcune pubblicazioni ufologiche, non vengono mai fornite altre notizie. Si nota nitidamente una "ruota", dal cui centro parte un "raggio", che si libra in un cielo nuvoloso.Nella cornice la scritta OPPORTUNUS ADEST. 


























Il calcolatore di Antikytera


Nel 1900 alcuni pescatori (subacquei) greci, lungo le coste della piccola isola di Antikytera, scoprirono il relitto di una antica nave contenente statue di marmo, bronzo ed artefatti vari, datati poi tra l’85 e il 50 a.C.; tra i reperti spiccava un frammento informe di bronzo e legno, marcito dalla lunghissima esposizione all’acqua.
Il tutto venne mandato al museo Nazionale di Atene, dove svolsero ulteriori studi.
A lungo, il frammento di legno e bronzo rimase abbandonato nei sotterranei del museo, fino al 1958; anno in cui il dottor Derek J. De Solla Price lo rinvenne ed iniziò ad indagarlo (perfino con i raggi x).
L’oggetto rivelò al proprio interno lo schema di una serie di ingranaggi, progettati e montati per funzionare come il meccanismo di un moderno orologio; ma, dopo studi approfonditi, Price riuscì a ricostruire con successo l’aspetto e l’impiego della “macchina”: in realtà il sistema di rotelle calcolava i movimenti annuali del sole e della luna, potendo esser mosse da una manovella posta dietro l’apparecchio.
Esso, quindi, è stato paragonato ad una sorta di primordiale calcolatore, potendo verosimilmente mostrare le posizioni passate, presenti e future del cielo.


I dischi di Bayan Kara Ula,
durante una spedizione in una catena montuosa che corre lungo il confine Cinese/Tibetano, l’archeologo Chi Pu Tei scoprì diverse cave all’interno delle quali furono rinvenuti scheletri che presentavano strane caratteristiche.Il cranio era enormemente grande rispetto al resto del corpo e l’altezza media si aggirava attorno a 1,50m in più furono ritrovati dischi di pietrabucati al centro e interpretati come manufatti extra-terrestri.

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